Pages

domenica 11 ottobre 2015

Territorio Bene Comune


 Presentazione ciclo d'incontri 

Siamo lieti di presentarvi il nostro nuovo ciclo d'incontri che riguarderà l'ambiente e partirà il 15 Ottobre. Lo abbiamo intitolato Territorio Bene Comune e anche questa volta è stato preparato in collaborazione con l'Associazione di Rodengo Saiano Officina civica . L'iniziativa consiste in tre appuntamenti, che approfondiranno altrettanti argomenti specifici e diversi, che hanno a che fare con l'impatto ambientale e la sostenibilità.
La sensibilità su questi temi si va facendo sempre maggiore, sia per la rilevanza che hanno a livello locale e territoriale sia per i mutamenti che leggiamo a livello globale. Abbiamo quindi deciso di occuparcene chiedendo aiuto a persone competenti, perché ci illustrino con chiarezza le questioni e ci mostrino le possibili azioni risolutive comuni e individuali, evitando approcci superficiali o semplicistici.

In primo luogo parleremo di rifiuti, la cui gestione è tra i compiti fondamentali e più problematici di un'amministrazione comunale. Ancora oggi, nonostante i pur decisivi progressi tecnologici, lo smaltimento dei rifiuti continua a essere una delle attività più inquinanti della nostra civiltà, e i metodi alternativi (riuso, riciclo) non sono ancora così diffusi come dovrebbero.
Approfondiremo questi aspetti con Paolo Vitale, professore di Scienze e Biologia al Liceo Scientifico N. Copernico di Brescia, già consigliere comunale nel Comune di Brescia; e Stefano Ambrosini, amministratore comunale e consulente in materia di gestione dei rifiuti.

L'acqua sarà l'oggetto del secondo incontro, intesa sia come risorsa naturale che come rete idrica che ci assicura nelle nostre abitazioni il fabbisogno quotidiano. Riguardo il primo punto, la prospettiva non può che essere globale: il ciclo dell'acqua non conosce confini e coinvolge mari (conservazione), fiumi e laghi (rigenerazione) e pozzi, sorgenti e piogge (approvvigionamento). Il nostro "peso" dev'essere misurato a questa scala, perciò è importante rendersi conto di qual è l'impatto delle nostre semplici azioni quotidiane (ciò che mangiamo, come ci vestiamo, come smaltiamo le acque domestiche, ...). Questi temi saranno affrontati da Cristina Guerra, PhD, amministratore unico di AmbienteParco (Science Center bresciano dedicato alla sostenibilità).
Il ciclo dell'acqua si completa con gli impianti antropici, ossia acquedotti, serbatoi, depuratori. Questo secondo punto, di rilievo locale e con i suoi aspetti problematici legati alle specificità del nostro territorio, sarà l'argomento di cui tratterà Angelo Zinelli, presidente della società pubblica di gestione dell’acqua nell’area ovest della provincia di Brescia, AOB2.

Concluderemo la rassegna approfondendo la nuova normativa in materia di eco-reati. Il deputato Alfredo Bazoli ci illustrerà la legge 68/2015 (di cui è stato uno dei relatori) che introduce alcune fattispecie di reato molto importanti (a esempio: inquinamento ambientale, disastro ambientale, delitti colposi contro l’ambiente, omessa bonifica, ...) e prevede un aggravante ambientale per tutti i fatti già previsti come reato, compiendo un fondamentale passo in avanti nella lotta ai crimini ambientali.


giovedì 19 marzo 2015

Resoconto della serata "Abitare il territorio tra nuove esigenze sociali e tutela del territorio"

Marcello Peli, assessore a Urbanistica, Edilizia Privata e Opere Pubbliche del comune di Passirano introduce la serata: la pianificazione urbanistica, oggi, ha obiettivi nuovi, diversi oggi da quelli di un tempo; la necessità di contenere la proliferazione urbana è ormai al centro dell’operare di ogni comune.

La legge urbanistica attualmente in vigore in Italia risale al 17 agosto 1942 e, anche se più volte emendata, non è mai stata riformulata e sostituita, pur essendoci trovati in questi ultimi 70 anni di fronte a mutazioni socio-demografiche ed economiche che avrebbero reso necessario un adeguamento legislativo.A livello regionale, la legge n. 12/2005 è volta a contenere l’emergenza di espansione urbana, volere che si è dimostrato non essere stato rispettato in quanto l’espansione urbana in Lombardia oggi è pari ben al 15% della superficie abitativa. Ci troviamo quindi da una parte di fronte alla necessità nuova di sostenibilità urbana(costruzioni più economiche, di dimensioni inferiori e meno energivore) e, dall’altra, agli effetti della recente legge regionale n. 31/2014, la quale prevede il contenimento del consumo di suolo e fissa altresì delle condizioni per la rigenerazione urbana,in modo tale da prevedere il recupero e la rivitalizzazione degli spazi abitativi e non dismessi o non più utilizzati.
Secondo il professor Maurizio Tira (Pianificazione Urbanistica presso l’Università degli studi di Brescia) l’unico deterrente alla edificazione indiscriminata si è dimostrato essere la crisi economica la quale, congiuntamente al difficile accesso al credito, è all’origine della sovrabbondanza di abitazioni rimaste invendute e del recente fenomeno della crisi edilizia. Per porre rimedio a tale situazione di disagio, la legge regionale di cui sopraprevede inoltre la possibilità di rateizzazione degli oneri di urbanizzazione e la diminuzione degli stessi, con la previsione di una riduzione possibile fino al 60 % per gli oneri di urbanizzazione secondaria, riferiti quindi alle ristrutturazioni.
Oggigiorno ci troviamo di fronte ad una sempre maggiore richiesta di servizi di qualità elevata (mobilità, prossimità della grande distribuzione, raccolta differenziata efficiente, aree commerciali) e, allo stesso tempo, di edilizia a basso prezzo sia per l’affitto che per l’acquisto. Tali richieste vanno ad impattare con uno stato di fatto di scarsità di risorse disponibili ed un Piano dei Servizi previsto in Lombardia sin dai primi anni 2000, al quale però non vengono devolute le risorse necessarie per il corretto funzionamento.L’ esigenza di abitazioni a basso costo ha spinto l’amministrazione a prevedere sempre di più abitazioni a basso costo e a prezzi calmierati e, nell’ambito della gestione del piano gestione del territorio, si è previsto di destinare una quota delle nuove costruzioni ad abitazioni per famiglie a basso reddito nei pressi di aree verdi, funzionali e di ritrovo.
Secondo il consigliere regionale della Regione Lombardia Gian Antonio Girelli, le scelte di sviluppo indiscriminato del territorio hanno portato con sé conseguenze negative di rilievo: allo spopolamento delle zone montane è corrisposto un addensamento consistente di popolazione nelle zone più servite, il che ha pregiudicato il controllo dei corsi d’acqua inferiori delle zone montane e una gestione dei boschi meno attenta e preventiva, dando origine a rischi di dissesto idrogeologico più elevati uniti ad un mancata programmazione di interventi sia istituzionali che amministrativi. Accanto ad interventi di bonifica che si rendono sempre più necessari, la regione Lombardia, capofila in Italia in materia agricola, non può permettersi di non intervenire.
E’ quindi chiaro che, nella gestione del governo del territorio, la concertazione pubblico – privato si stia rendendo sempre più necessaria ed una visione più liberista e meno dirigista si sta pian piano svelando: una programmazione delle azioni che preveda proposte dal basso e la possibilità di proposte funzionali di destinazione degli spazi da parte della collettività sono sempre più parte della programmazione del territorio di domani.


lunedì 26 gennaio 2015

#ControOgniMafia - ciclo di incontri sulla legalità


Perché è importante occuparsi del tema della legalità? Più in generale perché è importante occuparsi della legalità legata alla gestione amministrativa di un Comune? Apparentemente la prima domanda sembra mera retorica. In realtà ogni giorno la cronaca giornalistica ci mette davanti a un continuo susseguirsi di fatti, indagini, sentenze e inchieste che mostrano come il tessuto produttivo, politico e sociale sia particolarmente permeabile e predisposto a tralasciare la legalità prediligendo l’incontro di truffaldini interessi economici a scapito del bene comune.

controognimafia laboratorio polis


Ciò che colpisce forse non è solo la portata e la consistenza di ciò che i media ci mostrano, ma proprio il fatto che difficilmente le autorità competenti possano muoversi per tempo cercando di prevenire questo “malcostume” così dilagante. Ha senso allora organizzare un incontro che parte da un punto di vista invece molto territoriale e, potremmo dire, “in piccolo” e che riguarda la gestione amministrativa?

domenica 11 gennaio 2015

ABITARE IL TERRITORIO TRA NUOVE ESIGENZE SOCIALI E TUTELA DEL TERRITORIO


Una comunità si costituisce e vive di molti elementi, vari, eterogenei e ognuno assai importante. Le persone, le loro relazioni, i loro ideali, i loro credo, la cultura, le professioni e il territorio sono alcuni di essi. Perché una comunità sia in salute serve che questi raggiungano un equilibrio dove gli interessi del singolo siano condivisi e posti in connessione virtuosa con quelli della collettività. Le istituzioni (sia pubbliche che private), le associazioni e i gruppi più disparati concorrono alla definizione e al mantenimento di questo equilibrio.

Questo equilibrio varia con il tempo e inevitabilmente le necessità cambiano e gli sforzi vanno rimodulati in una continua ricerca del bene collettivo.



Uno degli aspetti importanti che è continuamente posto all’attenzione di molti soggetti istituzionali e non è quello urbanistico. Abitare i nostri territori, portare avanti una attività produttiva o commerciale, proporre un servizio, oggi più di ieri richiede maggiori sforzi di studio e sempre più visione del futuro. A differenza del passato questi ambiti si scontrano con la necessità da un lato di tutelare il territorio a disposizione e favorire uno sviluppo armonioso dall’altro.

Il problema abitativo, viabilistico e produttivo si presenta come un nervo scoperto di molti comuni e zone geografiche. È infatti soprattutto compito delle istituzioni ,cominciando dai comuni e salendo via via verso i più alti livelli di rappresentanza, quello di capire come programmare lo sviluppo territoriale con respiro lungimirante ponendo al centro della loro opera i bisogni primari dei cittadini. La crisi, le speculazioni, le ampie difficoltà occupazionali e imprenditoriali odierne vanno conosciute, comprese e messe a sistema. Per altro recentemente la Regione Lombardia ha predisposto una nuova Legge sul consumo di suolo che va a disegnare – o cerca di farlo – il futuro dell’intera regione dal punto di vista della gestione delle aree edificabili.

Laboratorio Polis promuove un incontro proprio per capire come e quanto questa legge vada a incidere anche sul nostro territorio e lo fa con un Consigliere Regionale, Gian Antonio Girelli, della Commissione Territorio e Infrastrutture del Consiglio Regionale. Girelli sarà affiancato dal Professor Maurizio Tira, urbanista e assessore all’urbanistica e all’edilizia privata del comune di Desenzano del Garda che ci parlerà di nuove formule urbanistiche, come ad esempio l’housing sociale, che si fanno strada nel nostro tempo.

L’idea è quella di capire innanzi tutto quale è il quadro non solo normativo ma anche fattuale della situazione, per approntare e valutare i nuovi metodi di gestione del territorio, di soluzione di problemi, di approccio alle criticità sociali nuove, ambientali e quelle legate alle fragilità umane del contesto sociale profondamente mutato e mutevole che persone, soprattutto anziani, giovani, giovani coppie, ma anche cittadini comuni si trovano a vivere.