Pages

giovedì 12 dicembre 2013

Stefano inviato a Scuola di Altramministrazione - Parte una nuova rubrica: #DiarioPolis


Il lavoro svolto da Laboratorio Polis non si conclude con le serate preparate e presenziate "in proprio"; il gruppo di persone, che seguono più da vicino le attività cuore del progetto, vogliono far sì che serate/incontri organizzati da altri soggetti (molti dei quali anche più autorevoli e affermati rispetto a Laboratorio Polis), reputati validi dal gruppo, possano essere rielaborati e condivisi.
Si apre, quindi, una rubrica #DiarioPolis in cui i membri di Laboratorio Polis racconteranno in prima persona, come se fossero degli inviati, incontri di vario genere, siano essi culturali, sociali o politici.
I grandi valori come il confronto e la predisposizione alla discussione sono un cardine indissolubile di questo gruppo e la pluralità di idee è un elemento di forza su cui si sta cercando di gettare le basi per ritornare ad avere un rapporto diretto con le persone su temi che spesso vengono dimenticati o affrontati solo marginalmente.
Clicca per ingrandire

E’ terminata anche questa giornata. Un giorno speciale, intenso,ma soprattutto impegnativo. In politica non basta lamentarsi; quello è solo il primo passo che può portare cambiamento. Bisogna fare un salto in avanti ed iniziare ad impegnarsi, prendere in mano le macerie di questo paese e ricostruirlo da zero. Per me partecipare all’incontro di oggi alla “Scuola di Altramministrazione” è stato più un piacere che un dovere. Ci si sente arricchiti quando si ha la possibilità con tre personaggi come Federico Pizzarotti, Luca Fioretti e Marco Boschini: politicamente di aree diverse, ma tutti dalla parte dei più deboli, degli ultimi, dei cittadini. 


Se al posto dei capi partito attuali ci fossero persone del genere forse il nostro paese qualche speranza in più l’avrebbe, invece vengono isolati, lontani dai luoghi decisionali dei partiti, criticati per la troppa voglia di cambiare…

Il corso è iniziato alle 9 con i saluti del Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Parma si appresta a diventare il primo grande comune ad aderire all’Associazione Comuni Virtuosi , associazione promotore della giornata. 
Il sindaco di Parma è rimasto poco tempo, indaffarato tra le problematiche di un comune preso in mano ormai da più di un anno in totale dissesto finanziario con un debito superiore ai 800 milioni di euro e prossimo al recupero del passato splendore, lasciando spazio poi nel corso dell’evento agli interventi dei suoi assessori e consiglieri.
 
Poi è la volta di Gianluca Fioretti, Sindaco di Monsano, ( comune di 3271 abitanti in provincia di Ancona ), il quale prosegue il discorso esponendo un breve manuale, “ABC del buon amministratore”,  sottolineando l’importanza del consiglio comunale come luogo fondamentale per la democrazia rappresentativa dove vengono prese decisioni che ricadono sulla vita dei cittadini attraverso delibere, mozioni e ordini del giorno.

Ha evidenziato il ruolo del sindaco, incarico che prevede grandi responsabilità e tempo da dedicare per la comunità.

Successivamente, in tarda mattinata, l'incontro riprende con il racconto dell’assessore alle Politiche di Governo del Territorio di Desio, Daniele Cassanmagnago; “stop al consumo di territorio” è divenuto il mantra di questa amministrazione.

Il pomeriggio si apre con l’esperienza del “comune riciclone” di Ponte nelle Alpi raccontata da Ezio Orzes, assessore all’ambiente, dove la raccolta differenziata tocca quota 90%; da 385 kg di rifiuti indifferenziati pro capite si è arrivati a meno di 30 kg.

L'impegno dei cittadini, che collaborano alla buona riuscita del progetto, viene ricompensato con una diminuzione della bolletta! Considerate che smaltire i rifiuti in discarica costava circa 192 euro a tonnellata per un totale di oltre 450mila euro l’anno e oggi, per conferire in discarica i rifiuti non riciclabili, il comune di Ponte nelle Alpi spende meno di 40mila euro annui. Inoltre è stato presentato il progetto di Pubbliche Energie, che prevede l’avvio di un GAS (gruppo acquisto solidale) per l'acquisto del fotovoltaico (GAF) ma anche per le pompe di calore e gli interventi di risparmio energetico.

In conclusione, Giorgio Del Ghingaro, Sindaco del comune di Capannori, conosciuto ormai a livello internazionale per la sua attenzione nei confronti della tematica “Rifiuti Zero”. Dopo una partenza con la raccolta differenziata spinta negli anni 90', quando l’argomento era quasi sconosciuto in Italia, e il blocco a causa della volontà di un sindaco poco incline a questa best practice , Giorgio Del Ghingaro ha portato una riduzione del 35% dei rifiuti prodotti dai suoi concittadini ed un riciclo pari all’85%. 

Come sono riusciti a Capannori ad arrivare a questo risultato? Semplicemente con prodotti alla spina, abolizione del materiale ingombrante, acqua pubblica, incentivazione al compostaggio domestico e creazione di un centro di riuso. 
L’amministrazione ha così giovato di ingenti risparmi con i quali ha consentito il raddoppio del personale dell’azienda pubblica che gestisce la raccolta. Questo vuole dire minori risorse dedicate per lo smaltimento di rifiuti in discariche ed inceniritori e maggiori risorse "in mano" ai propri cittadini i quali, poi, rimetteranno grossa parte della ricchezza nell'economia locale. Quindi a giovare di questa scelta è tutta la popolazione, sia da un punto di vista ambientale, sia da un punto di vista economico.  
 
Secondo il Sindaco di Capannori le 3 priorità di ogni buon sindaco sono: ambiente, sociale, partecipazione (messa in atto attraverso il bilancio partecipativo e “l’urbanistica partecipata“)

Da più parti sone emerse le difficoltà amministrative e di bilancio che i comuni devono affrontare con i vincoli introdotti dal “Patto di Stabilità”: non riuscire a pagare i debiti, o farlo con ritardo imperdonabile, verso le aziende private e non riuscire a fare investimenti ingenti, come in passato era invece possibile, mettondo in ginocchio i gli enti locali, le imprese e di riflesso i cittadini. 
Il patto di stabilità è uno strumento corretto da applicare a quei comuni che hanno usato la leva finanziaria in maniera non congrua agli investimenti da affrontare. Ma applicato a comuni che hanno una gestione economico/finanziaria virtuosa crea grossi disagi.
In secondo luogo, un punto di fondamentale importanza: un buon sindaco deve rendere il proprio comune una comunità, deve far sentire il cittadino partecipe dei cambiamenti e delle innovazioni che porta avanti l’amministrazione. Questo perchè la politica sei tu, se non cambi tu, non cambierà mai nulla! Se tu non ti occupi di politica, la politica si occupa comunque di te.


Nessun commento:

Posta un commento