Marcello Peli, assessore a Urbanistica, Edilizia Privata e
Opere Pubbliche del comune di Passirano introduce la serata: la pianificazione
urbanistica, oggi, ha obiettivi nuovi, diversi oggi da quelli di un tempo; la
necessità di contenere la proliferazione urbana è ormai al centro dell’operare
di ogni comune.
La legge urbanistica
attualmente in vigore in Italia risale al 17 agosto 1942 e, anche se più volte
emendata, non è mai stata riformulata e sostituita, pur essendoci trovati in
questi ultimi 70 anni di fronte a mutazioni socio-demografiche ed economiche che
avrebbero reso necessario un adeguamento legislativo.A livello regionale, la legge n. 12/2005 è volta a contenere
l’emergenza di espansione urbana, volere che si è dimostrato non essere stato
rispettato in quanto l’espansione urbana in Lombardia oggi è pari ben al 15%
della superficie abitativa. Ci troviamo quindi da una parte di fronte alla necessità nuova
di sostenibilità urbana(costruzioni più economiche, di dimensioni inferiori e
meno energivore) e, dall’altra, agli effetti della recente legge regionale n. 31/2014, la quale prevede il contenimento del
consumo di suolo e fissa altresì delle condizioni per la rigenerazione urbana,in
modo tale da prevedere il recupero e la rivitalizzazione degli spazi abitativi
e non dismessi o non più utilizzati.
Secondo il professor Maurizio Tira (Pianificazione Urbanistica presso l’Università degli studi di
Brescia) l’unico deterrente alla edificazione indiscriminata si è dimostrato
essere la crisi economica la quale, congiuntamente al difficile accesso al
credito, è all’origine della sovrabbondanza di abitazioni rimaste invendute e
del recente fenomeno della crisi edilizia. Per porre rimedio a tale situazione
di disagio, la legge regionale di cui sopraprevede inoltre la possibilità di rateizzazione
degli oneri di urbanizzazione e la diminuzione degli stessi, con la previsione
di una riduzione possibile fino al 60 % per gli oneri di urbanizzazione
secondaria, riferiti quindi alle ristrutturazioni.
Oggigiorno ci troviamo di fronte ad una sempre maggiore
richiesta di servizi di qualità elevata (mobilità, prossimità della grande
distribuzione, raccolta differenziata efficiente, aree commerciali) e, allo
stesso tempo, di edilizia a basso prezzo sia per l’affitto che per l’acquisto. Tali
richieste vanno ad impattare con uno stato di fatto di scarsità di risorse
disponibili ed un Piano dei Servizi previsto
in Lombardia sin dai primi anni 2000, al quale però non vengono devolute le
risorse necessarie per il corretto funzionamento.L’ esigenza di abitazioni a
basso costo ha spinto l’amministrazione a prevedere sempre di più abitazioni a
basso costo e a prezzi calmierati e, nell’ambito della gestione del piano
gestione del territorio, si è previsto di destinare una quota delle nuove
costruzioni ad abitazioni per famiglie a basso reddito nei pressi di aree verdi,
funzionali e di ritrovo.
Secondo il consigliere regionale della Regione Lombardia
Gian Antonio Girelli, le scelte di sviluppo indiscriminato del territorio hanno
portato con sé conseguenze negative di rilievo: allo spopolamento delle zone
montane è corrisposto un addensamento consistente di popolazione nelle zone più
servite, il che ha pregiudicato il controllo dei corsi d’acqua inferiori delle
zone montane e una gestione dei boschi meno attenta e preventiva, dando origine
a rischi di dissesto idrogeologico più elevati uniti ad un mancata
programmazione di interventi sia istituzionali che amministrativi. Accanto ad
interventi di bonifica che si rendono sempre più necessari, la regione
Lombardia, capofila in Italia in materia agricola, non può permettersi di non
intervenire.
E’ quindi chiaro che, nella gestione del governo del
territorio, la concertazione pubblico – privato si stia rendendo sempre più
necessaria ed una visione più liberista e meno dirigista si sta pian piano
svelando: una programmazione delle azioni che preveda proposte dal basso e la
possibilità di proposte funzionali di destinazione degli spazi da parte della
collettività sono sempre più parte della programmazione del territorio di domani.
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